Progetto
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FASE A.
Ampliare la conoscenza scientifica in merito alle erbe officinali ed aromatiche presenti nel complesso territoriale matesino risulta di prioritaria importanza per il Parco in quanto allo stato attuale si ha una scarsa conoscenza scientifica e documentata delle essenze botaniche, con proprietà  aromatiche ed officinali, esistenti sul territorio e su quali siano a rischio di estinzione per cause differenti. Inoltre, il patrimonio di conoscenze popolari legate al loro utilizzo sono detenute principalmente dalle fasce di popolazione più anziane, tramandate di generazione in generazione attraverso la tradizione orale, quindi risulta di notevole importanza il recupero e la conservazione di tali conoscenze, non solo a scopi scientifici, ma soprattutto per la memoria  delle tradizioni e della cultura locale. Tutto questo significa riprendere il complesso della tradizione popolare di utilizzo delle erbe per riscoprirne gli usi quotidiani alla luce delle moderne conoscenze scientifiche mediche ed estetiche. La produzione di erbe officinali nel Matese è rimasta tipicamente contadina e fedele alla tradizione. La produzione di erbe officinali, il complesso di attività  di raccolta, essiccazione, sono impregnate di cultura materiale e raccontano il divenire del rapporto incessante tra l'uomo ed il territorio e della ricerca dell'equilibrio tra azione della natura e azione dell'uomo. Il prodotto è appunto un insieme di valori che trovano origine nel territorio. Tutti i settori economici legati al recupero della biodiversità  agronomica si intersecano e trovano il loro comune denominatore nel nuovo trend del comparto delle erbe officinali, che con il rilancio dei consumi dei prodotti tipici di qualità  e la modernizzazione dell'economia sostenibile, più portare occupazione, nuovo sviluppo e nuova dignità  al territorio per raggiungere obiettivi più avanzati di gratificazione economica. Il recupero e la conservazione di tali conoscenze non solo a scopi scientifici ma soprattutto per la memoria delle tradizioni e della cultura locale significa far conoscere le loro proprietà  in sostituzione dei medicinali anche in funzione di un potenziale sviluppo nelle aree del Parco del Matese di attività  produttive ecocompatibili. Solide attività  economiche possono sorgere attorno alle piante officinali e alla loro commercializzazione favorendo il recupero di alcune occupazioni femminili poiché l'erboristeria tradizionale era prerogativa delle casalinghe. Esse coltivavano spezie ed erbe medicinali nei loro orti o le raccoglievano allo stato selvaggio. Le usavano fresche o le conservavano seccandole; oppure estraevano le sostanze mettendole in infusione in vino o grappa. a) Censimento attraverso la suddivisione del territorio mediante un reticolo cartografico predefinito con maglie predeterminate e definendo in esse la distribuzione della specie - Il censimento delle specie officinali ed aromatiche sarà  effettuato attraverso la suddivisione del territorio mediante un reticolo cartografico predefinito con maglie predeterminate e definendo in esse la distribuzione della specie. In prima istanza si provvederà  a definire il tipo di cartografia che verrà  utilizzata. Si partirà , infatti, dalla carta topografica dall'Italia (Istituto Geografico Militare) e dalla Carta Tecnica Regionale (C. T. R.). In seguito si definirà  l'areale, ovvero la parte di superficie terrestre in cui la specie  presente in condizioni di spontaneità . Il rilevamento in campo sarà  fondamentale per la redazione di una check-list delle entità  officinali ed aromatiche presenti nell'area del Massiccio del Matese. Le distribuzioni delle specie, nel territorio matesino, saranno rappresentate con l'ausilio di un reticolo cartografico a maglie predeterminate, secondo le direttive Europee. Il censimento delle specie officinali sarà  condotto sulla base delle informazioni ricevute attraverso le interviste alle popolazioni locali sugli usi folklorici delle piante. A cui si aggiungeranno tutte quelle entità  che possiedono principi attivi medicinali, già  ampiamente acclarate. Uno sguardo particolare sarà  rivolto verso le piante che presentano areali di distribuzione limitati al territorio italiano o anche al solo Matese (specie endemiche).



 

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